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Paolo Fedrigotti

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Paolo Fedrigotti (Rovereto, 1981) si è laureato in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi su Dante e la filosofia medioevale. Si è specializzato nell’insegnamento secondario presso la Ssis della Libera Università di Bolzano. Ha conseguito il baccellierato in Sacra Teologia presso lo Studio teologico accademico di Trento. Nella stessa città è docente di storia della filosofia e di filosofia della conoscenza ed epistemologia all’Istituto teologico affiliato e all’Istituto di scienze religiose, nonché di filosofia e storia nei licei di Riva del Garda. È membro della Scuola di Anagogia di Bologna e autore di numerosi articoli specialistici e monografie.

Se l’uomo vuole continuare a vivere, deve smettere di pensare. Spunti chestertoniani per una riflessione sulla follia dell’io postmoderno

Pur ammiccando idealmente alle compassate conclusioni del Discorso sulla causalità psichica di Jacques Lacan (opera in cui la follia è presentata come...

Un vedere che è un non vedere L’invidia come forma (dolorosa) di cecità

Che la vista sia, almeno per la cultura occidentale, il più importante tra i cinque sensi è cosa difficilmente contestabile. Nel mondo...

Contro se stessi o con se stessi? ...

A differenza di quanto ci si potrebbe attendere da un intervento elaborato in una congiuntura storica come quella che stiamo attraversando –...

Umiliazione e Cura: la relazione umana tra oggettivazione e riconoscimento

Misurarsi filosoficamente con il fattore antropologico dell’umiliazione (inflitta o subita che sia) è un’occasione assai proficua per ragionare...

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Pensare lo spirito e la sua dipendenza

«Mentre tutte le grandi filosofie si riconoscono dal loro sforzo di pensare lo spirito e la sua dipendenza – le idee e...

Capisco quanto son solo. Incontro con la solitudine.

«Loneliness come botherin’ round my houseLoleliness come botherin’Loleliness come botherin’Loneliness come botherin’ round my houseLoneliness» Janis Joplin

Luogo della desolazione o giardino di vita?

NOTE SPARSE SULLA SOLITUDINE A PARTIRE DALL’IMMAGINE BIBLICA DEL DESERTO La meditazione affidata a queste righe muove dall’esame della...

La solitudine: condanna o necessità

La canzone di un famoso cantante recitava: « stare in mezzo a tanta gente per stare solo un po’». Quante volte capita...

Dall’individuo all’individualismo della solitudine: genealogia di una costruzione discorsiva divenuta impostura

«Ma che c’è dunque di tanto pericoloso nel fatto che la gente parla e che i suoi discorsi proliferano indefinitamente?...