NOME AUTORE

Matteo Donegà

1 ARTICOLI
0 Commenti
Nato a Como il 01 Settembre 1985. Attualmente lavoro come Head of Translational Science per Inbrain Neuroelectronics, una compagnia di neurotecnologie con sede a Barcellona e nata dalla Graphene Flagship, un'iniziativa della comunita' europea che finanzia progetti per lo sviluppo di tecnologie a base di grafene; occasionalmente lavoro anche come consulente per altre aziende di neurotecnologie. Prima di questo lavoro ho lavorato presso Galvani Bioelectronics (UK), una startup nata da GlaxoSmithKline e Verily Life Science, ricoprendo vari ruoli (inizialmente come postodoc e poi come Principal Scientist). Mi sono laureato in Biotecnologie presso l'Universita' di Milano-Bicocca. Ho conseguito il dottorato di ricerca in Neuroscienze presso la University of Cambridge (UK). Sono sposato e attualmente vivo con mia moglie Anne-Laure in Alsazia, Francia.

Investire in ricerca significa investire in innovazione. La mia “fuga” dall’Italia verso opportunità europee

Vi siete mai chiesti perché tanti ricercatori lascino l’Italia? Che percorso seguano all’estero? Cosa trovano là che qui non trovano? Con queste...

Latest news

Pensare lo spirito e la sua dipendenza

«Mentre tutte le grandi filosofie si riconoscono dal loro sforzo di pensare lo spirito e la sua dipendenza – le idee e...

Capisco quanto son solo. Incontro con la solitudine.

«Loneliness come botherin’ round my houseLoleliness come botherin’Loleliness come botherin’Loneliness come botherin’ round my houseLoneliness» Janis Joplin

Luogo della desolazione o giardino di vita?

NOTE SPARSE SULLA SOLITUDINE A PARTIRE DALL’IMMAGINE BIBLICA DEL DESERTO La meditazione affidata a queste righe muove dall’esame della...

La solitudine: condanna o necessità

La canzone di un famoso cantante recitava: « stare in mezzo a tanta gente per stare solo un po’». Quante volte capita...

Dall’individuo all’individualismo della solitudine: genealogia di una costruzione discorsiva divenuta impostura

«Ma che c’è dunque di tanto pericoloso nel fatto che la gente parla e che i suoi discorsi proliferano indefinitamente?...