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Antonino Pennisi

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Filosofo e Linguista. Dal 2012 al 2018 ha diretto il Dipartimento di Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche e degli Studi Culturali dell'Università di Messina, presso cui è titolare della cattedra di filosofia del linguaggio. I suoi interessi riguardano prevalentemente la psicopatologia del linguaggio e, più in generale, la relazione tra linguaggio, evoluzione e cognizione umana. Il suo ultimo libro edito da Il Mulino, Bologna nel 2021 è Che ne sarà dei corpi?

Scrivere nonostante il mondo

Nel mio ultimo libro (L’Ottava solitudine. Il cervello e il lato oscuro del linguaggio, Il Mulino, Bologna, 2024) ho preso una decisione...

Mente e follia: la lezione di Alda Merini

Cos’è la follia?  Di norma c’è una risposta clinica che la definisce e che viene data in pasto ad...

Distopìe conviviali

1.  Tools for conviviality (1973) è uno dei manifesti politici più importanti del post-sessantotto, ma anche un’idea genuinamente originale della convivialità. Idea...

La solitudine dei corpi

Si può sperimentare la solitudine in due modi: con la mente o col corpo. O, come dicono le neuroscienze cognitive, con la...

La ragione come evidenza naturale La lezione della psicopatologia del linguaggio

Claudicat ingenium, delirat lingua  Lucrezio, De rerum natura, 453 La prima cosa che cerco...

Menti integraliste e corpi talebani

C’è una mente digitale e calcolistica per il corpo dell’uomo che ha lo sviluppo biologico più stupefacente della sinergia udito-voce. Dal mutuo...

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Pensare lo spirito e la sua dipendenza

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Capisco quanto son solo. Incontro con la solitudine.

«Loneliness come botherin’ round my houseLoleliness come botherin’Loleliness come botherin’Loneliness come botherin’ round my houseLoneliness» Janis Joplin

Luogo della desolazione o giardino di vita?

NOTE SPARSE SULLA SOLITUDINE A PARTIRE DALL’IMMAGINE BIBLICA DEL DESERTO La meditazione affidata a queste righe muove dall’esame della...

La solitudine: condanna o necessità

La canzone di un famoso cantante recitava: « stare in mezzo a tanta gente per stare solo un po’». Quante volte capita...

Dall’individuo all’individualismo della solitudine: genealogia di una costruzione discorsiva divenuta impostura

«Ma che c’è dunque di tanto pericoloso nel fatto che la gente parla e che i suoi discorsi proliferano indefinitamente?...