Di tutte le partenze, quella vera è la partenza senza ritorno.
Inutile tendere l’orecchio alla ricerca del tuo respiro.
Impossibile, nonostante il silenzio, sentire i tuoi passi.
Da ogni lato la cerchi, non arriva la tua voce.
Ho fatto di me un archivio delle tue immagini
ma non lo posso più aggiornare.
A provare a consultarti devo inventarmi le risposte.
Diventano sempre più intense le tracce del tuo profumo.
Abito la memoria, infatti, più che il presente.
Se tendo la mano incontro uno spazio vuoto.
Ancor più vuoto è lo spazio interiore in cui sempre
da te mi sentivo pensato.
Sono deserte le strade che hai percorso cercandomi.
È sgombra la nuvola in cui depositavamo i nostri sogni.
Né sarà mai più popolata.
Mi mancano le tue certezze oniriche al mattino.
Un’eco costante sono le tue raccomandazioni.
Un’icona impressa a fuoco la tua immagine.
Di tutte le volte che sono partito
non abbiamo stavolta fissato il ritorno.
Ti aspetto, sempre.
Tu che hai vissuto aspettandomi, non mi aspetti più.