Volgarità oggi è scambiare le argomentazioni con gli insulti. Non badare a ciò che si dice e si argomenta ma a chi lo dice e a chi è. Volgarità è trasformare i valori condivisi in pregiudizi. Volgarità è l’uso aggressivo e offensivo del linguaggio diretto contro una donna, un uomo, un bambino. Un uso che si ammanta di un conformistico trasgressivismo e di una insincera sincerità associata al piacere sadico di frantumare il rispetto per l’altro. Ha scritto Pier Paolo Pasolini: “La volgarità è il momento di pieno rigoglio del conformismo”. Volgarità è della plebe, non del popolo. Volgarità è il politically correct ovvero la correttezza del conformismo. Volgarità è l’uso di twitter per fare politica: farsi brevi, dimenticabili il giorno dopo, non impegnative, soprattutto non argomentative, cancellabili. Volgarità è la fine dell’uso di argomentazioni lunghe e articolate in politica, nelle programmazioni e nei progetti. Volgarità è l’estetizzazione narcisistica del mondo ovvero il primato dell’estetica sull’etica. La chiamano libertà, ma è quel tipo di libertà che nasconde le diseguaglianze, le sofferenze, le sopraffazioni, di cui anzi si alimenta. Volgarità è il dominio delle merci sulle persone. Volgarità, dice Marco La Rosa, è conoscere il prezzo di tutto e il valore di niente. Volgarità è il primato degli interessi sulle passioni. Volgarità è la riduzione di ogni forma cooperativa nella folla solitaria dello spettacolo. Niente a che fare con il teatro o con il cinema, molto a che fare con il supermercato e la vendita delle merci. Volgarità è il mutamento della bellezza in un fatto estetico e il fatto estetico in un mercato. Volgarità è dichiararsi antirazzisti per poi vomitare addosso a chi è diverso tutto il razzismo possibile. Volgarità è avere soltanto certezze e nessun dubbio. La volgarità, ha osservato Adriano Sofri, è la rinuncia allo stile, perdonabile nel periodo adolescenziale e giovanile. Ma oggi quanto tempo dura l’adolescenza e la gioventù? Volgarità è il non vedere la profondità nascosta là dove l’ha individuata Hofmannsthal: nelle trame della superficie.