Qual è il traguardo di ogni conoscenza?
Quando smettiamo di capire il mondo con le categorie disponibili fino a quel punto, allora dobbiamo smettere di cercare di capirlo come lo si è capito fino a quel momento e avventurarsi verso una forma di comprensione assolutamente nuova.
Perché hai scelto di scrivere un racconto così intrigante?
Per portare con me il lettore in alcuni eventi singolari e straordinari che hanno cambiato la vita di tutti a partire dalle scoperte di poche menti geniali che hanno rivoluzionato completamente i nostri modi di conoscere il mondo e di pensare.
Sono menti che impressionano e coinvolgono per la loro potenza di pensiero…
Sì, è vero, ma dalla cattura dell’azoto nell’atmosfera da parte di Fritz Haber, fino a Heisenberg a Helgoland queste menti hanno scoperto cose che hanno cambiato definitivamente le nostre vite, e allora forse conviene conoscere qualcosa di più di loro e di quello che hanno intuito. Non solo, ma anche di come lo hanno fatto.
Fa impressione la lucidità di una mente quando è quasi vicino alla follia…
Il confine non esiste. La soglia della conoscenza, quel margine straordinario dell’intuizione illuminata in cui un sistema di conoscenze crolla e uno inedito emerge e si configura è una delle esperienze più straordinarie.
Il libro si legge come un giallo…
Una scelta narrativa per coinvolgere il lettore, che mi pare molto apprezzata e che non può che farmi piacere; un esempio di divulgazione scientifica riuscita.