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Numero 45 — Novembre 2024 — Anno IV

L'ironia

Olivo Barbieri_site specific_BANGKOK

Che cos’è l’ironia?L’ironia è la capacità di tenere insieme verità opposte in una stessa affermazione e in uno stesso discorso, sopportandone e tollerandone la contraddizione.È la capacità...

Il museo delle cretinerie, ovvero modesta proposta di modifica del PIL

Vent’anni che scrivo e mi sembra di parlare ai muri. Non sono stato colto da un improvviso attacco di...

L’ironia e l’incauta contemporaneità vs l’ambivalenza e la possibile danza dell’architettura

Le discipline di riferimento intorno all’ironia attingono sostanzialmente alla linguistica e alla filosofia, e sono accomunate dalla contrarietà o dal contrasto. Tale...

L’Ironia, l’autoironia e la sfida dell’Educazione

Misurarsi con la dimensione dell’educazione per comprenderne le dinamiche fondamentali ed intercettarne così le virtualità e le tensioni implicite pare oggi un’impresa...

L’ironia come dissimulazione onesta

Intervista a Marco Dotti, Università di Pavia L’ironia è un tema ostico, affascinante, ma difficile da maneggiare. Freud...

L’ironia del destino

Ho sempre pensato all’ironia come a un pizzico di sale. Niente è più soggettivo di “un pizzico”. Si entra nel mondo delle...

Ironia. La parola decentrata

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Credo che sia difficile pensare oggi a una disposizione per il mondo tanto inattuale quanto quella ironica; quale che sia l’aggettivo cui...

L’ironia e il limite dell’offesa: un equilibrio sottile tra libertà e rispetto

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L’ironia è una forma d’espressione complessa e poliedrica, capace di svelare verità nascoste, rovesciare convinzioni consolidate e, soprattutto, farci riflettere. Tuttavia, il...

Magari credi

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Magari crediche vada tutto beneche le mie scene siano fruttodi uno stupido capricciomagari non capisciciò che sto provando adessoil cuore che pian...

La vignetta di Pietro

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Bazar della mente

Vladimir Jankélévitch, L’ironia, Il Nuovo Melangolo, Genova 2006

Ugo Morelli: Che vuol dire essere dentro e fuori un certo ordine del discorso, allo stesso tempo?Vladimir Jankélévitch: Muoversi tra presa di...

Arte Sella: scandole di dialogo contro lo scandalo di ogni chiusura

Intrecci e incroci fanno la storia di tutte le genti e di ogni luogo. È l’arte, più di ogni altra espressione di...

Parole a perdere

Foglietto illustrativo

«Sono un tranquillante.
Agisco in casa,
funziono in ufficio,
affronto gli esami,
mi presento all’udienza,
incollo con cura le tazze rotte
devi solo prendermi,
farmi sciogliere sotto la lingua,
devi solo mandarmi giù
con un sorso d’acqua.
So come trattare l’infelicità,
come sopportare una cattiva notizia,
ridurre l’ingiustizia,
rischiare l’assenza di Dio,
scegliere un bel cappellino da lutto.
Che cosa aspetti –
fidati della pietà chimica.
Sei un uomo (una donna) ancora giovane,
dovresti sistemarti in qualche modo.
Chi ha detto
che la vita va vissuta con coraggio?
Consegnami il tuo abisso –
lo imbottirò di sonno.
Mi sarai grato (grata)
per le quattro zampe su cui cadere.
Vendimi la tua anima.
Non ci sarà un altro acquirente.
Un altro diavolo non c’è più» 

Wislawa Szymborska
[da Ogni caso, 1972, traduzione di P. Marchesani]

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